Inizia da un doppio cilindro unito da filiformi oggetti metallici, detti raggi. Compongono la ruota, anzi le ruote. Altre aste verticali, le forcelle, si uniscono al manubrio e la guida è completa. Il telaio: due poligoni essenziali, i triangoli, contrapposti sull’ipotenusa. L’insieme è reso scorrevole da rotondi dentati, addetti a rendere possibili le ascese e veloci le discese.
La catena trasforma l’energia cinetica delle leve inferiori, le gambe, in forza meccanica. Ultimi particolari completano l’oggetto: freni, sellino, prolunghe, ma qui siamo nel sofisticato.
La bicicletta per noi del dttri, Spiegarla è capirla, raccontarla è conoscerla
Inizia da un doppio cilindro unito da filiformi oggetti metallici, detti raggi. Compongono la ruota, anzi le ruote. Altre aste verticali, le forcelle, si uniscono al manubrio e la guida è completa. Il telaio: due poligoni essenziali, i triangoli, contrapposti sull’ipotenusa. L’insieme è reso scorrevole da rotondi dentati, addetti a rendere possibili le ascese e veloci le discese.
La catena trasforma l’energia cinetica delle leve inferiori, le gambe, in forza meccanica. Ultimi particolari completano l’oggetto: freni, sellino, prolunghe, ma qui siamo nel sofisticato.