Ultraman world championship finisher....adesso commentare questa ultima giornata mi sembra fin troppo facile. Stranamente ho dormito benissimo e mi ha svegliato il suono della sveglia. Non piove più ma il vento è pazzesco, per fortuna alla partenza favorevole ma solo per poco. È ancora buio allo start. Dopo 4 km vento laterale così forte che per due volte rischio di farmi lo sgambetto. Mai nell’ironman qui l’ho trovato così forte, vero che siamo a novembre. La prima parte in leggera discesa con qualche avvallamento, solo il vento ci rallenta. Dopo 28 km il discorso cambia. Tre km di salita per arrivare all’incrocio di Waimea e poi si va sulla Queen K, su e giù continui lunghi e fastidiosi. Alla mezza, cioè alla prima maratona sono quinto in 3h29’. Già dal 35esimo però ho capito che sarebbe stata una giornata difficile. I quadricipiti andati, vuoi per la scarsa preparazione, vuoi per i due giorni di gara, fatto sta che quello che mi si prospetta è doloroso....una maratona solo di testa
I km ora non passano più. Vedo però che riesco a stare poco sopra i 6’ al km camminando ogni volta che raggiungono miei supporter. Dal sessantesimo a fasi alterne Ash corre con me con le borracce, un’aiuto preziosissimo. Orni guida e cambia bere e integratori, insostituibile. Kona non arriva più, quando arrivo all’energy lab penso a quante volte ho corso questo tratto....ora mi trascino
Mancano due km quando si svolta a destra per l’arrivo. Il tratto in discesa decido di camminarlo, non c’è più muscolo nelle mie gambe. L’arrivo è una gioia immensa. Orni piange ed un lungo abbraccio non dice abbastanza di noi. Ash mitico supporter come Keith nei due giorni precedenti. Venerdì compio 54 anni, sarò ancora qui e questo è stato il più bel regalo che potessi farmi. Amo quest’isola!!!
Ultraman world championship finisher....adesso commentare questa ultima giornata mi sembra fin troppo facile. Stranamente ho dormito benissimo e mi ha svegliato il suono della sveglia. Non piove più ma il vento è pazzesco, per fortuna alla partenza favorevole ma solo per poco. È ancora buio allo start. Dopo 4 km vento laterale così forte che per due volte rischio di farmi lo sgambetto. Mai nell’ironman qui l’ho trovato così forte, vero che siamo a novembre. La prima parte in leggera discesa con qualche avvallamento, solo il vento ci rallenta. Dopo 28 km il discorso cambia. Tre km di salita per arrivare all’incrocio di Waimea e poi si va sulla Queen K, su e giù continui lunghi e fastidiosi. Alla mezza, cioè alla prima maratona sono quinto in 3h29’. Già dal 35esimo però ho capito che sarebbe stata una giornata difficile. I quadricipiti andati, vuoi per la scarsa preparazione, vuoi per i due giorni di gara, fatto sta che quello che mi si prospetta è doloroso....una maratona solo di testa
I km ora non passano più. Vedo però che riesco a stare poco sopra i 6’ al km camminando ogni volta che raggiungono miei supporter. Dal sessantesimo a fasi alterne Ash corre con me con le borracce, un’aiuto preziosissimo. Orni guida e cambia bere e integratori, insostituibile. Kona non arriva più, quando arrivo all’energy lab penso a quante volte ho corso questo tratto....ora mi trascino
Mancano due km quando si svolta a destra per l’arrivo. Il tratto in discesa decido di camminarlo, non c’è più muscolo nelle mie gambe. L’arrivo è una gioia immensa. Orni piange ed un lungo abbraccio non dice abbastanza di noi. Ash mitico supporter come Keith nei due giorni precedenti. Venerdì compio 54 anni, sarò ancora qui e questo è stato il più bel regalo che potessi farmi. Amo quest’isola!!!